Perché ASP


Tutte le riforme della scuola – ultima la cosiddetta “Buona scuola” – hanno un tratto comune: cadono dall’alto. Sono riforme fatte da politici e tecnici, che coloro che la scuola la fanno quotidianamente si trovano a subire, e che da qualche decennio operano in Italia per fare della scuola gentiliana, fondata sulla separazione (inevitabilmente classista) tra sapere umanistico e formazione tecnico-professionale, una scuola-azienda al servizio del mercato e dei suoi valori competitivi. Ai docenti non resta che adeguarsi, sottoponendosi ad un tour de force formativo per mettersi al passo con i tempi, imparando le nuove parole d'ordine ministeriali, e diventando semplici esecutori di un progetto politico-educativo pensato da altri. 

Alternativa nella Scuola Pubblica nasce da un confronto tra docenti, studenti, genitori e persone interessate a vario titolo alla scuola, promosso da Fabrizio Gambassi e Antonio Vigilante. E' un movimento di persone che cercano alternative dal basso alla scuola attuale, vie praticabili per riappropriarsi del senso del fare scuola, del fare educazione e del fare cultura nella società di oggi. 

La riflessione che è alla base del movimento è semplice. La scuola è il luogo (non il solo, ma uno dei principali) in cui si costruisce la democrazia. L'essenza della democrazia è il dialogo. La scuola, dunque, se vuole essere all'altezza del suo compito, dev'essere basata non sul programma, sul libro di testo, sulle nuove tecnologie digitali, ma sulla parola e sul dialogo. E il dialogo, a sua volta, è possibile solo se si ripensa la relazione educativa in senso orizzontale, aperto, simmetrico, che fisicamente si esprime nel passaggio dal setting tradizionale (cattedra e banchi in fila) al setting circolare. 

Questa idea di fondo è articolata nelle Quindici tesi che costituiscono il manifesto del movimento.